DOMENICA 3 SETTEMBRE 2023

ore 21.00 S.Vito dei Normanni – Complesso Grotte di San Biagio

Intorno al 1480, in area napoletana, venne redatto uno dei manoscritti più affascinanti d’epoca quattrocentesca: il Ms 431-G20 della Biblioteca Augusta di Perugia. Fra gli addetti ai lavori si è soliti indicare questo manoscritto come “Manoscritto di Perugia”, ma a dispetto dell’aggettivo la sua reale provenienza è appunto l’area napoletana.
Il “viaggio” del manoscritto da Napoli a Perugia si spiega indagando negli ambienti musicali francescani e nello scambio continuo di testi e manufatti fra i religiosi dell’ordine sparsi in tutta l’Europa dell’epoca. Giunto a Perugia, il manoscritto divenne proprietà dei Baglioni, signori di Perugia sin dagli albori del XV secolo. Nel ‘500 il manoscritto divenne proprietà della biblioteca privata dell’intellettuale perugino Raffaello Sozi – architetto e matematico – fondatore dell’Accademia degli Unisoni nel 1561.
Il G20, conservato ancora oggi nel capoluogo umbro, raccoglie una cospicua quantità di componimenti liturgici e un altrettanto ricca sezione dedicata alla musica profana;

è da quest’ultimo àmbito musicale che l’ensemble Anonima Frottolisti propone una scelta di brani che raccontano le caratteristiche stesse delle composizioni dell’epoca nelle tipiche forme poetiche, musicali e strumentali del Quattrocento: barzellette, strambotti, frottole e danze.

Per quanto concerne quest’ultima forma, uno dei brani presenti nel G20, è la famosa Falla con Misuras di Guglielmo Ebreo da Pesaro, tra i più importanti maestri di danza dell’Umanesimo: si tratta di un tema musicale alla base di una danza nota come “Spagna”, a sua volta riferimento per la nascita della “Follia”, altra forma musicale per danza, in voga tra Rinascimento e primo Barocco.

La presenza di componimenti e di musicisti fiamminghi e spagnoli, rende il manoscritto ancora più interessante, simbolo di uno scambio culturale veicolato dalla musica durante tutto l’Umanesimo: vi troviamo musicisti come lo spagnolo Pere Oriola, i fiamminghi Heinrich Hisaac, Heyne Van Ghizeghen, che nella corte angioino-napoletana trovarono accoglienza e stimolo per le loro opere, grazie all’ideale culturale e al mecenatismo dell’epoca. Nei componimenti profani del manoscritto G20, emerge la sensibilità teatrale e la necessità della rappresentazione legata alla letteratura dell’epoca, ovvero la presenza di alcune maschere e simboli di una protocommedia dell’Arte, dove la “fortuna”, la “vecchia”, la “giovane”, etc., rappresentano lo sviluppo dell’immaginario popolare in un contesto estremamente colto.

Massimiliano Dragoni

Anonimo
Viva Viva li galanti

Anonimo
J’ay pris amour

Guglielmo Ebreo da Pesaro (1420 – ?)
Falla con Misura / Bassa Castiglia

Anonimo
Amor tu non me gabasti

Pedro de Oriola (1440-1484)
Trista che spera

Hayne Van Ghizeghem ?
(1445 ca – dal 1476 al 1497 )
De tous bien

Anonimo
Partita Crudele

Anonimo
Vego el Luccio colla bocca aperta

Anonimo
Fortuna desperata

Anonimo
Corrino multi cani alla cazza

Anonimo
L’uccello mi chiamo

Anonimo
Una vecchia rencagnata

ENSEMBLE ANONIMA FROTTOLISTI

Kateřina Ghannudi Arpa e voce
Luca Piccioni liuto e voce
Nicola di Filippo voce
Emiliano Finucci viola d’arco e voce
Simone Marcelli organo portativo, clavicimbalum, voce
Massimiliano Dragoni dulcimelo, percussioni antiche