Nel panorama musicale del Settecento, la tromba occupa un ruolo di grande rilievo, evolvendo da strumento cerimoniale e militare a vera e propria protagonista della scena musicale europea. La tromba naturale, così definita per l’assenza di pistoni o valvole, si afferma come simbolo di potere e solennità, ma sorprende anche per la sua inaspettata capacità lirica ed espressiva. Se nelle corti europee era usata soprattutto in contesti pubblici, religiosi e celebrativi, nel corso del secolo inizia a imporsi anche nei repertori da concerto, grazie all’ingegno di compositori e all’abilità straordinaria degli esecutori. Suonare la tromba naturale richiedeva doti tecniche eccezionali: i trombettisti dovevano destreggiarsi tra gli armonici superiori della tonalità di base (quasi sempre Re magg.), poiché l’assenza di meccanismi cromatici imponeva un uso altamente virtuosistico e controllato dello strumento. Questi musicisti erano considerati veri e propri virtuosi, capaci di affrontare salti d’ottava, rapide articolazioni, ornamenti e frasi acrobatiche, soprattutto nei registri alti, e spesso godettero della stessa fama dei cantanti d’opera. I compositori dell’epoca seppero valorizzare questo potenziale. Nella Suite in Re magg. di Georg Friedrich Händel, ad esempio, la tromba assume un ruolo eminentemente cerimoniale. I movimenti, che includono Ouverture, Gigue, Aire, Bourée e Marcia, si rifanno al gusto solenne della corte inglese, dove Händel operava. Con grande maestria, il compositore coniuga elementi della tradizione tedesca e italiana con la cultura britannica, creando una scrittura nobile e imponente. Georg Philipp Telemann, nella Sonata TWV 44:1, propone invece una visione più cameristica dello strumento, affiancandolo a un ensemble di archi e basso continuo. Articolata in quattro movimenti, Introduzione, Sinfonia, Largo, Vivace, la sonata riflette una sintesi stilistica tra modelli italiani e francesi. La tromba, qui utilizzata soprattutto nel registro acuto, si confronta con una scrittura sofisticata e dialogica, fatta di imitazioni, contrasti ritmici e momenti concertanti, dimostrando la grande versatilità dello strumento. Il Concerto in Re magg. di Giuseppe Torelli rappresenta infine una delle prime grandi affermazioni della tromba come strumento solista. Attivo a Bologna, Torelli fu tra i primi a modellare concerti per tromba sul formato di quelli per violino. Il suo concerto in tre movimenti, Allegro, Adagio, Allegro mette in luce sia il virtuosismo che la raffinatezza dello strumento. Particolarmente toccante è il movimento centrale, un Adagio di grande cantabilità, che anticipa una concezione più espressiva e introspettiva della tromba barocca. Queste tre opere offrono una sintesi della scrittura per tromba passata da simbolo statico di autorità a protagonista mobile del discorso musicale. Il suo valore aggiunto per esprimersi ed emozionarci è quello di utilizzare le risonanze naturali e, aderendo all’indispensabile presenza della natura su ogni cosa, ce la ripropone nella sua compiuta bellezza.
Brindisi – Giovedì 28 AGOSTO ore 21.00, giardini ex convento Santa Chiara
FIATO ALLE TROMBE
L’altro virtuosismo strumentale
George Frideric Händel (1685 – 1759)
Sinfonia da Alcina HWV 34 per archi e bc.
Ouverture, Allegro, Musette, Menuet
Suite in Re magg. per tromba archi e bc HWV 341 *
Ouverture, Gigue, Aire, Bourèe, Marcia
Antonio Vivaldi (1678 – 1741)
Sinfonia dall’Olimpiade RV 725
Allegro, Andante, Allegro
Georg Ph. Telemann (1681 – 1767)
Sonata in Re magg. per tromba, archi e bc TWV 44:1 *
Introduzione, Sinfonia, Largo, Vivace
Leonardo Leo (1694 – 1744)
Sonata in Re maggiore per archi e bc.
Adagio, Allegro tempo comodo
George Frideric Händel
Sinfonia in Si bem. magg. per archi e bc. HWV 339
Allegro, Adagio, Allegro
Giuseppe Torelli (1658 – 1709)
Concerto in Re magg. per tromba, archi e bc. *
Allegro, Adagio, Allegro
Consort ACCADEMIA DEL SANTO SPIRITO
Luca Ranzato violino primo e maestro di concerto
Gilberto Ceranto violino secondo
Giovanna Gordini viola
Giordano Pegoraro violoncello
Francesco Cataldo contrabbasso
Alberto Maron cembalo
Francesco Chiarulli tromba (* solista)